Genesi&Percorso

"Da una nazione come l'India potete attendervi soltanto l'inaspettato, che vi accompagna in ogni esperienza. Per molti viaggiatori è una prova del nove: alcuni non vedono l'ora di risalire in aereo e fuggire via, ma se amate scandagliare intricate cosmologie, respirare un'atmosfera sovraccarica di sensualità e se siete dotati di una grande capacità di comprensione dell'assurdo, allora l'India è uno dei drammi più intricati e più densi di soddisfazioni che si svolgano sul nostro pianeta"

E' sempre difficile metter su una "squadra" affiatata e omogenea per affrontare viaggi e situazioni impegnative
Ognuno ha il proprio modo di intendere il viaggio, affrontare le difficoltà e reagire agli imprevisti, alla stanchezza, alle situazioni limite


L'aver partecipato ad altri viaggi di gruppo  aiuta ma non basta, ci si stupisce di quanto poco si conosca delle persone se non quando portate all'estremo limite

Sembra una contraddizione ma è ancor più critico riuscire ad accettare compromessi dopo aver vissuto direttamente le piccole e grandi complicazioni di gruppi misti


Il Cicloviaggio originario era nato con presupposti precisi e definiti ma, nostro malgrado, si è  modificato in corso d'opera, e non nella direzione che avremmo voluto

Abbiamo partecipato a diversi viaggi di gruppo, modalità di viaggio che apprezziamo  e difendiamo, purchè il gruppo sia 'squadra vera' e non improvvisata..almeno per quanto riguarda le avventure un po "al limite", quelle in cui ci vuole testa e cuore oltre che gambe

Dopo la rinuncia al Cicloviaggio di gruppo in Ladakh , Rita ed io non abbiamo certo abbandonato l'idea di pedalare da quelle parti
Senza esitazione alcuna,abbiamo provveduto a ri-schedulare il progetto e, anche grazie ad informazioni reperite in rete, a ri-disegnare il  percorso a questo punto però a nostra immagine e somiglianza

E' venuta fuori una rivisitazione di quanto precedentemente elaborato, consigliata e caldeggiata da utenti di forum locali interpellati in merito, gli stessi che ci hanno anche suggerito il nome da dare alla spedizione

Alla fine il tracciato, guarda caso, riprendeva in parte il Cicloviaggio di ben altra portata di due grandi Cicloviaggiatori nn proprio convenzionali: Daniele Robino e la sua compagna Manuela -  chi ha un profilo FB dia uno sguardo ai loro "giretti"
Quindi, altre info fresche fresche di pedale e tanto materiale da studiare; qualche ritocchino ancora alle tratte  e definizione finale dell' itinerario

In sostanza, il percorso ha come base la classica Srinagar-Leh-Manali, con 3 deviazioni mirate che lo rendono un po meno "classico" e un po più wild

Tre deviazioni che, ognuna con le proprie peculiaretà, caratterizzeranno la nostra avventura, scandendo le fasi del nostro viaggio


Dovremo, ancora una volta, prevedere tratti con scorte autonome di cibo e acqua, oltre ovviamente a possibili pernottamenti in accampamenti di fortuna - tenda&sacco a pelo - che non è detto non saranno comunque la scelta migliore rispetto a quanto potremmo trovare in termini di comfort e igiene

Metà luglio/fine agosto, 6 settimane, 26 tratte abbastanza modulabili , 1.900 km circa , 34.000 m circa D+, possibili complicazioni derivanti dalla ormai nota difficoltà di pedalare ad altitudini  spesso ben sopra i 4.000 metri






Partenza da Srinagar direzione  Kargil per prendere le misure con noi stessi e con l’ambiente

Prima deviazione verso la Suru Valley, probabilmente la più verdeggiante del Ladakh, proseguendo attraverso il (Passo) Penzi La fino a  Padum, a lambire la Zanskar Valley, terra remota e altamente scenografica

Ritorno assistito a Kargil e ancora la Kargil – Skardu Road fino a Leh

Da Leh  primo tratto della Leh-Manali Highway, prima di effettuare la seconda deviazione , lungo una pista tanto spettacolare quanto poco battuta , per un giro quasi ad anello verso l’ Altopiano Chang Tang  che toccherà il  Tso Moriri (Lake) , il più alto dell’India e il Tso Kar piccolo ed incantevole Lago salato

Rientro sulla Leh-Manali Highway ad affrontare i numerosi passi che ci porteranno, ignorando la lunga discesa verso Manali, alla terza deviazione e a proseguire verso la spettacolare e desertica Lahaul Valley, dove immensi ghiacciai e alti picchi la fanno da padrone.

Superato il Kunzum La , si entra nella ancor più spettacolare Spiti Valley, tra le regioni più remote dell’India, considerata da molti come l’ultima culla della cultura Tibetana.

Arrivo a Shimla e rientro a Delhi

Queste le intenzioni, poi sarà la strada, l'altura e l'ambiente a decidere le varianti